Fermate che parlano: quando il design urbano diventa messaggio contro la violenza
- Fabrizio Majerna
- 12 nov
- Tempo di lettura: 1 min

© Credits Majthesign
ATM, in collaborazione con la Rete Antiviolenza del Comune di Milano e l’agenzia YAM112003, ha ideato una campagna di sensibilizzazione che occupa le fermate della metropolitana, le pensiline dei mezzi e gli spazi digitali della città.
Il colpo di scena è nella scelta creativa: utilizzare i nomi delle fermate per costruire slogan incisivi — “Contro la violenza sulle donne gli uomini hanno un ruolo Centrale”, “Isola chi fa violenza, non chi la subisce”, “Scegli che tipo D’uomo essere”. Dal punto di vista del design visivo, la campagna gioca sull’essenzialità: un layout leggibile in pochi secondi, posizionato nei luoghi di transito urbano. L’idea è che il messaggio visivo arrivi con la stessa rapidità con cui ci spostiamo ogni giorno. È un progetto che invita a una responsabilità condivisa, non solo individuale: il messaggio non è rivolto solo alle vittime ma a tutti, in particolare agli uomini come parte attiva del cambiamento. Per chi opera nel mondo della grafica e della comunicazione, la lezione è chiara: lo spazio urbano, il toponimo, il gesto quotidiano possono diventare elementi narrativi di un brand o di una campagna. Il design non è solo estetica, ma gesto, contesto e azione.
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